Cave di Cusa – A Campobello di Mazzara tra mandorli e distese di roccia calcarea.

Nel territorio di  Campobello di Mazara, lungo la costa, si trova un luogo dove il tempo si è fermato improvvisamente. Nel mezzo della piana calcarea tra ulivi e arbusti si possono, dopo 2500 anni,  ancora ammirare le roccie appena incise dalla mano degli schiavi, sembra di sentire le voci della gente in fuga tra gli arbusti e gli olivastri, per l’arrivo dei nemici. Nel 409 aC. i Cartaginesi chiamati da Segesta distruggono Selinunte e così i lavori nella cava furono lasciati incompiuti .

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Le Cave di Cusa, distanti da Selinunte circa 10 chilometri, sono una testimonianza unica nel panorama archeologico mondiale, da questo luogo venne estratta la pietra che servì per edificare i diversi templi di Selinunte. Il visitatore che vi giunge per la prima volta rimane colpito dalla sensazione di sospensione del tempo che procura la vista di questi enormi rocchi lasciati rotolare lungo il pendio o addirittura non ancora estratti completamente. Tutto questo fa delle cave di Cusa un luogo di straordinaria suggestione.