Calatafimi

Il nome di Calatafimi si deve agli arabi che nell’847 chiamarono i resti di un antico castello Qal’at Fimi “ Castello di Eufemio”. Cacciati gli arabi, la città passò sotto i Normanno e poi gli Spagnoli.

Sui ruderi dell’originario castello nel XII sec. i Normanni eressero un’ imponente costruzione a scopo difensivo, di cui rimangono una torre con aperture ad archi a sesto acuto, alcuni magazzini, le celle e un cortile esterno. La città sviluppatasi attorno ad esso possiede ancora oggi un impianto medievale ed un prestigioso patrimonio storico e artistico – culturale. Il suo centro storico vi riporterà indietro nel tempo, con i suoi vicoli, i suoi cortili, le sue scalinate, le sue numerosissime chiese. Finalmente, dopo anni di sottomissione a diversi baroni, con la vittoriosa battaglia dei garibaldini, del 15 maggio 1860, giunse il momento del suo riscatto. Sul famoso colle di Pianto Romano, Garibaldi rivolse a Nino Bixio la storica frase: Qui si fa l’Italia o si muore! Nasce dallo stretto legame con l’area del Parco Archeologico di Segesta il bisogno di trasformare nel 1997 la sua denominazione da : Calatafimi a Calatafimi Segesta. Il centro storico di Calatafimi è un suggestivo susseguirsi di Chiese alcune delle quali conservano al loro interno opere di alto valore artistico.

La Chiesa de SS. Crocifisso

Sorge sul luogo della precedente Chiesa di Santa Caterina e fu costruita fra il 1741 e il 1759, su progetto dell’architetto trapanese G.B. Amico. Nel 1885 fu inserito nel prospetto un portale proveniente dall’ex Chiesa delle Stimmate di Palermo mentre l’interno fu arricchito da affreschi del Giambecchina. In questa Chiesa si venera la statua lignea del SS Crocifisso che nel 1657 fece il suo primo miracolo. Da allora, ogni anno quel primo miracolo viene ricordato da tutti i fedeli con una bellissima festa.

La Chiesa Madre dedicata a San Silvestro Papa, fu costruita intorno al 1250 e poi nel 1547 , a fianco della primitiva chiesa, si costruì un edificio a tre navate con archi gotici che in età barocca vennero trasformati in archi romani. La chiesa è ricca di stucchi, tele , statue e marmi policromi.

La Chiesa di Maria SS.ma di Giubino

Adiacente all’ex monastero benedettino la chiesa ha il suo ingresso principale nella via Mazzini e uno secondario nella piazza del Plebiscito. Si tratta di una chiesa di inestimabile bellezza, progettata da Giovanni Biagio Amico e dedicata al culto della Madonna di Giubino, patrona della città.

La Chiesa di San Michele

Fu fondata dai confratelli della Congregazione di San Michele nel sec. XIV, e da questi nel 1597 fu ceduta ai Religiosi del Terzo Ordine Francescano, che la rifecero, ampliando l’attiguo Convento. Ha tre navate e l’interno è arricchito da stucchi, tele e statue lignee.

La Chiesa e Convento dei Cappuccini

Fondata nel 1589 insieme all’annesso Convento (sul luogo dove era prima altra chiesa dedicata al SS. Salvatore).

La Chiesa di Sant ‘Isidoro Agricola

Fu fondata nel 1626 dai notabili di Calatafimi, che fino ad allora avevano venerato il loro Santo nella chiesa Madre.

Ex Convento di San Francesco

La chiesa originaria, dedicata a S. Giacomo Apostolo, si presume che risalga al sec. XIII, venne ampliata nel 1544 mentre l’interno fu restaurato nel 1750 ed è arricchito con belle tele e statue lignee.

 

 

Da vedere nei dintorni

Nelle vicinanze di Calatafimi, ad appena 2 km si trova uno dei più visitati santuari mariani della Sicilia occidentale , Il Santuario di Maria SS. Di Giubino, legato alla memoria del Beato Arcangelo Placenza da Calatafimi e al culto di Maria SS.ma di Giubino. A sud della città sull’omonimo colle si trova l’Ossario di Pianto Romano, progettato da E. Basile e inaugurato il 15 maggio 1892 in memoria dei caduti nella celebre battaglia combattuta tra i Mille e i Borboni.

INFO SULLA CITTA’

Ufficio Turistico 0924 950012

Museo Etno – Antropologico 0924 9505254