Il Cous Cous Fest si conferma una case history italiana di successo

Il Cous Cous Fest si conferma una case history italiana di successo

orlando-interventoIl Cous Cous Fest, festival internazionale dell’integrazione culturale alla 20^ edizione, si conferma una case history italiana di successo, esempio di destagionalizzazione turistica, marketing territoriale e valorizzazione di un territorio attraverso il food and wine.

La rassegna internazionale, che nel mese di settembre attira a San Vito Lo Capo oltre 250 mila visitatori, è stata presentata nell’ambito del programma della 5^ edizione del seminario “Food, wine & co. enogastronomia e marketing territoriale” organizzato dal Master in economia e gestione della comunicazione e dei media dell’Università di Roma Tor Vergata in partnership con la rivista Viaggi del gusto, Cinecittà studios e Il Caffé di Cinecittà.

 

I numeri del festival, e le sue ricadute sul turismo in bassa stagione nella cittadina del trapanese, sono stati illustrati da Marcello Orlando, amministratore di Feedback, la società palermitana producer dell’evento, all’interno di due giornate formative in cui il cibo, il vino e la gastronomia hanno dato vita a dibattiti e riflessioni sul settore industriale del food & beverage e dei suoi operatori. Tra le case history presentate, oltre al Cous Cous Fest, il Sassicaia, Pasta Garofalo, Alce nero, Despar, Touring club, Prosciutto di Parma, Slow Food.

 

Del festival internazionale che vede protagonista il piatto del cous cous si è discusso anche agli Stati generali del turismo siciliano, il forum promosso dall’assessorato regionale del turismo, sport e spettacolo dedicato all’approfondimento dei temi legati alla filiera turistica che si è svolto a Taormina (Messina).

Il progetto dell’evento è stato illustrato da Federico La Cavera, partner dell’agenzia Feedback, nell’ambito del tavolo dedicato al tema dell’enogastronomia in Sicilia quale case history di successo ed esempio virtuoso di marketing territoriale. Alla manifestazione hanno partecipato i rappresentanti istituzionali del comparto turistico dell’isola e anche il ministro dei beni e delle atività culturali e del turismo, Dario Franceschini.