Polo museale “Antonino Cordici” Erice

Il Museo Comunale “Antonino Cordici” fu fondato il 2 gennaio 1876 con l’obiettivo di ospitare vari oggetti d’arte provenienti dalle corporazioni religiose soppressi, tra cui quadri, statue ed altro. Oltre a queste, il museo ha accolto numerosi reperti archeologici appartenenti alle collezioni Hernandez e Cordici, oltre che opere d’arte provenienti da chiese e monasteri. Dal 2011, il museo ha trovato nuova collocazione nell‘ex convento del terz’ordine di San Francesco, offrendo spazi più vasti e suddivisi in sezioni: archeologica, arti decorative, armi, dipinti-sculture e dell’arte contemporanea, oltre a uno spazio dedicato alle mostre temporanee.

Il Museo Antonino Cordici di Erice possiede un notevole patrimonio artistico che include una vasta gamma di reperti archeologici, sculture, opere d’arte e beni etno-antropologici. La sua storia è legata al collezionismo privato, con il primo collezionista della città, Antonio Cordici, che fu un importante storico vissuto nel XVI secolo. Nel 1866, una serie di leggi promulgate da Siccardi stabilirono la soppressione di tutti i conventi e le corporazioni religiose, permettendo ai Comuni di acquisire le loro proprietà. Ciò ha permesso al Comune di Erice di diventare proprietario di vari immobili e beni.

Testa di venere
Testina di Venere dea della bellezza e della fecondità

Nel 1876, con i reperti archeologici provenienti dalle collezioni Cordici e Hernandez, oltre alle opere d’arte delle corporazioni religiose soppressi, il Museo di Erice fu istituito per ospitare molti reperti di rilevante importanza, tra cui una testina femminile di divinità in marmo (Testina di venere) e una pintadera in terracotta incisa con motivi geometrici. Altre opere degne di nota sono tre pannelli in maiolica, un Presepe e una Fuga in Egitto, finemente dettagliati e conservati in teche di legno.

L’arte sacra ha un particolare interesse, con un tronetto d’altare decorato e uno crocefisso ligneo, opera del trapanese Pietro Orlando.

Annunciazione
’Annunciazione di Antonello Gagini

L’opera d’arte più importante è l’Annunciazione di Antonello Gagini, commissionata dal nobile Giacomo Pilati nel 1525. Il museo vanta anche una collezione di armi di epoca garibaldina e una prestigiosa collezione di dipinti, tra cui un’opera in tela chiamata Noli me tangere. Altre opere degne di nota sono Marta e Maddalena di Andrea Carreca e La Madonna dei Sette dolori, un quadro di ispirazione fiamminga. Il museo ospita anche un baule per il corredo nuziale del Settecento e una vera di pozzo in marmo di scuola gaginiana proveniente dal Duomo.

Collezione armi

PREZZO INGRESSO A PERSONA: 4,00 € (12,00 € in caso di biglietto integrato: Castello + Museo + Torretta + Quartiere Spagnolo + Erice in miniatura)

ORARI DI INGRESSO

Aprile – Maggio – Giugno – Ottobre: 10:00 – 18:00

Luglio – Settembre: 10:00 – 19:00

Agosto: 10:00 – 20:00

Gennaio – Febbraio – Marzo – Novembre – Dicembre (sabato, domenica e festivi): 10:30 – 18:00