Santa Ninfa

Solitario su un’altura svetta il castello di Rampinzeri, la sua posizione panoramica si trova nel feudo che fu prima dei Giardina Bellacera, poi passata ai De Stefani , oggi è proprietà del comune di Santa Ninfa.

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Luogo ricco di ricordi, è stato citato da Giuseppe Tomasi di Lampedusa,  nelle pagine del “Il Gattopardo” come luogo di sosta e di ristoro  del principe  Fabrizio Salina e del suo seguito, durante il  trasferimento da Palermo a Santa Margherita Belice. Poi nel 1937 vi fu ospitato il re Vittorio Emanuele III  con il figlio Umberto. Santa Ninfa deve il suo nome alla Santa verso la quale Don Luigi Giardina era devoto e che ancora oggi è la patrona della città. Ai Giardina si deve anche la chiesa Madre, fatta erigere nel 1659. Il  terremoto del 1968 ha distrutto moltissime abitazioni e ha arrecato danni al suo patrimonio artistico-monumentale costringendo molte famiglie ad emigrare. La nuova città è stata ricostruita nel sito originario utilizzando l’antico assetto urbano e restaurando i pochi edifici storici recuperabili. Tra questi la Chiesa Madre è stata ricostruita utilizzando alcune parti originarie dall’architetto Paolo Di Stefano, mentre la chiesa del Purgatorio, del XVII sec. è stata restaurata. La fontana La melagrana e le rane, opera di Nino Cordio, nativo di Santa Ninfa, rappresenta la voglia di risorgere di tutta la popolazione. Della chiesa della Badia, degli inizi del XIX,  rimane la facciata a capanna e un grande timpano.  Rimangono anche alcuni edifici storici  e il portale  dell’ex oleificio Patti.  Nel 1996 per tutelare uno straordinario patrimonio naturale è stata istituita la Riserva Naturale Orientata “Grotta di Santa Ninfa. Questa Riserva si trova in contrada Finestrelle, un altopiano di natura gessosa che presenta numerose cavità sotterranee. Ciò che rende unico il paesaggio dei gessi di Santa Ninfa è la continua trasformazione dovuta alle precipitazioni atmosferiche . Si possono ammirare dei solchi sulla superficie chiamati karren e altre formazioni dovute alla corrosione. La grotta è costituita da una cavità per lo più orizzontale che si estende per più di 1 chilometro in un complesso sistema di gallerie e meandri di forte interesse speleologico – naturalistico. Un tempo era invasa dall’acqua, oggi invece è possibile percorrere a piedi il primo tratto mentre nella parte inferiore scorre ancora il corso d’acqua proveniente dal Biviere. E’ un ambiente interessante sia per la presenza di gallerie, stalattiti, e infiorescenze parietali di rara bellezza che per la fauna cavernicola. Della Riserva Grotta di Santa Ninfa  fa parte anche l’area archeologica di monte  Finestrelle, dove si trovano delle tombe che somigliano a delle piccole finestre.

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Sono circa quaranta le tombe della tarda età del bronzo  e dei primi secoli del I millennio a.C. scavate nella roccia e  disposte l’una accanto all’altra, in file orizzontali e su più livelli. Nelle vicinanze è stato scoperto anche un piccolo insediamento preistorico. Nel Museo Archeologico di Palermo sono conservati alcuni manufatti ed un grande cratere a decorazione geometrica. Il museo Nino Cordio, intitolato al pittore, incisore e scultore santaninfese (1937-2000), raccoglie opere dell’artista e contiene la  ricostruzione del suo laboratorio. La città gli ha anche dedicato la Biblioteca comunale  che possiede un patrimonio librario di oltre settemila volumi; un’apposita sezione, Fondo Professor Giuseppe Bellafiore, contiene circa 3000 volumi di Storia dell’Arte medievale.  Presso  il Municipio è allestita una mostra fotografica permanente sul terremoto del 1968,  dal titolo il Percorso della memoria , che documenta la vita nella tendopoli, lo stato delle abitazioni, i pochi edifici restaurati e recuperati a civile abitazione. Presso il Centro visitatori  della Riserva Grotta di S. Ninfa, è disponibile materiale didattico ed informativo sull’area protetta e sul comprensorio. Legambiente organizza escursioni nella riserva e nel Bosco di Finestrelle. Negli ambienti scientifici Santa Ninfa è ricordata per aver dato i natali al naturalista Teodoro De Stefani Perez, grande entomologo.


BOX INFO SULLA CITTA

Municipio 0924 992111 / http://santaninfa.gov.it/hh/index.php

Usl 0924 61538

Carabinieri 0924 62419

Riserva Naturale Integrale Grotta di S. Ninfa 0924 62376