«Un’interessante ed innovativa rassegna letteraria allieterà, per diverse serate, gli appassionati ed i turisti, che si ritroveranno a Custonaci durante l’estate 2019. Si svolgeranno infatti, a cura del «Centro Studi Dino Grammatico», ben cinque presentazioni di libri presso la suggestiva sede dell’«Associazione Museo Vivente» (che annualmente organizza il celebre «Presepe Vivente di Custonaci»). Non a caso la manifestazione prende il titolo di «Un borgo di Libri ed Autori – Letture sotto le Stelle» proprio in omaggio al borgo di Scurati. Ogni serata si concluderà con degustazioni di prodotti tipici, offerti da aziende sponsor. Nel merito la rassegna letteraria inizierà (10 luglio) con la celebrazione della vita dell’«Ultimo Rais di Favignana» raccontata nell’omonimo libro di Massimiliano Scudeletti, per passare (25 luglio) all’intramontabile fascino che le storie di criminalità italiana oltreoceano dei primi del novecento sanno sempre suscitare, con «Joe Petrosino – Il mistero del cadavere nel barile» di Salvo Toscano. La terza serata (1 agosto) vedrà come protagonista una delle famiglie più note ed intraprendenti della Sicilia: i Florio, con «I Leoni di Sicilia» di Stefania Auci. Protagonista, dall’indiscussa fama, della quarta serata (8 agosto) è Gaetano Basile, che col suo libro «La vita in Sicilia al tempo dei Borbone» si spinge al di là della narrazione di carattere prettamente storico, per descrivere imperfezioni e meriti di sovrani che hanno segnato, ognuno a proprio modo, la storia dell’Isola. La rassegna si concluderà (22 agosto) con «Gomito di Sicilia» del giornalista Giacomo di Girolamo. Si tratta di una narrazione che si focalizza su una molteplicità di argomenti attuali analizzati con mano sapiente cui fa da sfondo lo scenario della provincia di Trapani. L’inizio di ogni presentazione è previsto per le 21.30 nella suggestiva cornice della Grotta Mangiapane».
Approfondimento dei volumi
La rassegna letteraria si apre con un romanzo “L’ultimo rais di Favignana. Aiace alla spiaggia”, un memoire che l’autore Massimiliano Scudeletti dedica a Gioacchino Cataldo, ultimo rais di Favignana. Il tonno e la mattanza, attraverso la figura del protagonista, non sono più rispettivamente prodotto e pratica, ma fattori nodali pregnanti di una società che su di esse ha plasmato la sua stessa identità. Un romanzo intriso d’amore per il mare e per quest’antica ed affascinante arte dalle radici lontane.
“Joe Petrosino. Il mistero del cadavere nel barile” di Salvo Toscano affronta con sapiente scrittura il delicato tema della nascita della mafia italo-americana, incentrando la narrazione sulla figura del famoso detective “Dago” che altri non è che il sergente Giuseppe “Joe” Petrosino. Traendo spunto da una vicenda vera, il romanzo non trascura i preconcetti di cui erano vittime gli immigrati italiani affrontando così una tematica sempre attuale, ossia quella del pregiudizio che, efferato, colpisce gli immigrati.
La terza serata vede come protagonista il volume “I leoni di Sicilia. La saga dei Florio”. Avvincente, intrigante, impetuoso esattamente come i suoi protagonisti, è un romanzo che descrive l’ascesa economica e sociale di una delle più potenti e ricche famiglia in Sicilia: i Florio. Dalla bottega di spezie, passando per la loro compagnia di navigazione, si giunge all’inarrestabile affermazione della famiglia grazie alle celeberrime cantine che ne celebrano il nome.
Gaetano Basile narra nel suo “La vita in Sicilia al tempo dei Borbone” la storia di una monarchia che ha lasciato sull’isola la sua indelebile impronta con dovizia di particolari. Cambiando prospettiva se ne analizzano e scoprono pregi e debolezze. Quest’originale racconto funge da lente d’ingrandimento posta su aspetti pregnanti della vita quotidiana, dei costumi, ed in ultimo, della storia della Sicilia.
La rassegna si conclude nella sua ultima serata del 22 agosto con “Gomito di Sicilia”. In questo libro Giacomo di Girolamo affronta uno dei drammi silenziosi della Sicilia di oggi soffermandosi in particolare sulla Provincia di Trapani: il lento e costante esodo dei suoi figli in cerca di maggiore fortuna al Nord o all’estero. Per farlo, l’autore, in un immaginario dialogo con la sorella anch’essa emigrata, mette in rassegna gli elementi che sono causa ed effetto dello spopolamento quali, tra gli altri, l’abusivismo e il ritardo nello sviluppo economico. È un ritratto di una terra bellissima ma al contempo “sfortunata”.